Sotto un altro sole...
Mentre siedi
ad un tavolo
colorato di rosso,
tra affetti e abbracci
e contempli
le lucine
di un presepe
di cartone...
In un altro mare
sotto un altro sole
di un altro Natale..,
Un altro presepe.
Qui il freddo
penetra nelle ossa.
E la fame
e il dolore
e la paura
consumano
il respiro.
So che non puoi fare nulla
per cambiare questa storia
violenta e senza fine,
ma apprezza il profumo
del tuo cuscino
e sii felice
di ciò che hai,
di ciò che la vita
ti ha regalato.
Attimi
Un nasino nero
schiacciato
sul vetro
di un treno a vapore.
Le note
gravi ed acute
di un vecchio convento.
Il ticchettio ritmato
della pioggia,
accarezzato
dai profumi.
Attimi di vita
mai dimenticati.
Che incantano la mia anima
e addolciscono
lo sguardo
mentre cerco il sentiero
che mi condurrà a casa.
Giro gli occhi
tra la folla
e nella casa dei sogni
mi addormento.
" Sotto la nuvoletta del melo"
Dolcissimo premio
"Sotto la nuvoletta del melo"!
Indosso un abito
evanescente
raffinato.
Un drappo avvolgente
finemente lavorato.
E metto piede
nei miei pensieri
finchè la nuvoletta,
mossa dal vento.,
apre gli spazi del cielo
alla tristezza,
alla malinconia.
L' idealista sognatore
si tinge di rosso
in un'alba
che riconosce se stessa,
nella calda luce
riflessa.
Sei di riccia se...
Hai abitato in tutte
le piazze.
E corso lungo tutti i vicoli.
Ai miei tempi
erano zie le vicine,
le amiche della mamma.
Era zio il falegname, il calzolaio
il fabbro.
Le madrine ed i padrini.
Studiavamo al freddo,
con un piccolo braciere.
E con il naso rosso
attraversavamo il paese e
raggiungevamo la scuola.
Ancor più fredda.
Sei di Riccia se
il profumo del pane
di un piccolo forno
in via Salita Pozzo,
il forno di Pasqualina,
è ancora nelle tue narici.
Penso che potrei
continuare all'infinito.
Ma, soprattutto, penso
che al momento della nascita
il nostro paese, rimane impresso
nei nostri occhi .
Niente è per sempre a questo mondo.
Ma, sono sicura che
ovunque andremo,
qualunque cosa faremo
un po' del nostro cuore
rimarrà lì PER SEMPRE.
Teneramente nell'azzurro ( Gennaio 2021)
Chiusa da tutti i venti
e smarrita nella nebbia,
sprofondo
nel buio
quanto è più possibile immaginare.
Aspiro la prigione
ed invidio la gabbianella
che ascolta le onde
e nuota in un mare che palpita.
La tela della solitudine
teneramente sfuma nell'azzurro.
Sparisce nella mano
che leggermente scorre
con delicatezza
sul tempo
e media le intenzioni
e i sentimenti.
Mentre il cono d'ombra
suscita pace
nella luminosità che rischiara.
Un secolo che va.
Rughe, capelli bianchi.
Dolori che lacerano
il cuore.
Ideologie sfuggenti,
manipolatrici.
Ricordi
che da un treno a vapore
anneriscono il viso
e avvolgono i vicoli
di suoni e silenzi.
Niente sarà come prima
o forse sì?
Piccoli robot
telecomandati
cancelleremo l'immensa
bellezza
dei sentimenti?
Oppure riusciremo
ad abbandonare
il legno di bosco
e tornare all'amicizia
e all'amore?
